“In tempi così social per ritrovare il rapporto con gli altri e in generale i rapporti umani, c’è bisogno di isolamento.” La pensa così Carolina Crescentini, che nel film ‘Sconnessi’ interpreta il ruolo della seconda moglie. Il film uscirà il 22 febbraio in 300 sale, scritto e diretto da Christian Marazziti, sarà accompagnato da un’ iniziativa particolare: la Prima Giornata contro la dipendenza da connessione Internet.
Lo #Sconnessiday porterà nelle scuole un esperimento per sensibilizzare genitori e insegnanti al corretto uso delle nuove tecnologie nell’era del digitale e ai rischi della crescente dipendenza da internet e smartphone, la c.d. nomofobia.
“Non mi ritengo dipendente dal telefonino.” assicura la protagonista del film “Ne riconosco l’utilità, infatti lo uso, ma è uno strumento di cui si deve saper fare un buon utilizzo. Abusandone perdiamo l’occasione di vivere ciò che ci circonda e di ascoltare chi ci sta attorno.”
La pellicola narra le vicende di un gruppo di persone che si ritrova all’ improvviso a fare i conti con i rapporti umani, quelli veri, trovandosi all’ improvviso ‘offline’.
In occasione del suo compleanno Ettore (Fabrizio Bentivoglio), noto scrittore, guru dell’analogico e nemico pubblico di internet, riunisce in uno chalet di montagna i suoi due figli, Claudio (Eugenio Franceschini), giocatore di poker on line, e Giulio (Lorenzo Zurzolo), liceale nerd e introverso, con la sua seconda moglie, la bella, giovane e un po’ ‘naif’ Margherita (Carolina Crescentini), incinta al settimo mese.Al gruppo si uniscono anche Achille (Ricky Memphis), fratellastro di Margherita appena cacciato di casa dalla moglie, e Tea (Giulia Elettra Gorietti), giovane fidanzata di Claudio e devota fan di Ettore. Arrivati allo chalet, trovano Olga (Antonia Liskova), l’affidabilissima tata ucraina, con la figlia Stella (Benedetta Porcaroli), anche lei adolescente dipendente dai social network. A sorpresa arriva anche Palmiro (Stefano Fresi), il fratello bipolare di Margherita e Achille, fuggito dalla casa di riposo.
“L’emotività è uno dei punti su cui abbiamo lavorato di più in questo film.” spiega Michela Andreozzi, co-sceneggiatrice di “Sconnessi” insieme a Christian Marazziti e Massimiliano Vado. “Il regista (Christian Marazziti) possiede una poetica della famiglia per cui le relazioni interpersonali sono parte della sua emotività: in questa pellicola hanno confluito il riso e le emozioni, così com’è anche nella vita.”
La trama, attraverso risvolti a tratti rocamboleschi, affronta quella che è considerata una vera e propria patologia del nuovo millennio: infatti, quando quest’eterogeneo gruppo rimane improvvisamente “scollegato” senza internet né telefono, dopo un primo momento di smarrimento e di panico, l’isolamento e l’assenza di connessione spingeranno i famigliari a riscoprire la comunicazione diretta e il confronto mettendo in luce debolezze e contrasti.