Stasera a Roma Carl Brave fa ballare il pubblico della città che ispira le sue canzoni
Carl Brave approda al Rock in Roma, fra il pubblico della sua città: Roma.
Più che un concerto, per Carl Brave, rapper romano, si tratta di una festa destinata a diventare evento, impreziosita dalla scelta di un lungo opening tutto al femminile.
Per l’unica data romana del suo Notti Brave Summer Tour, Carl Brave ha voluto che a scaldare il pubblico sul palco ci fossero le più brave rapper sulla scena nazionale. Sul palco di Capannelle, si esibiranno le romane B. e Margherita Vicario, la torinese Beba, la vicentina Madame, e la napoletana Rossella Essence. Musiciste giovanissime di cui sentiremo ancora parlare.
Sarà la volta poi del paroliere romano, che eseguirà i successi dei suoi due album Notti Brave e Notti Brave (after), usciti a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro. Una notorietà fuori dal comune. In pochi mesi Carl Brave, nome d’arte di Carlo Coraggio, è passato dal totale anonimato alla fama.
Da Fotografia, con Francesca Michelin e Fabri Fibra, passando per Posso, creato in collaborazione con Max Gazzé, fino alla collaborazione con Elisa per quel Vivere tutte le vite, il cui ritornello è destinato a consacrare la canzone come uno dei tormentoni estivi dell’estate 2019. Esempio di come la poesia di Elisa possa sposarsi bene con i ritmi hip hop di Brave.
Nelle sue canzoni, Carl Brave mette moltissima città, a partire da Trastevere, il quartiere dov’è nato e cresciuto. Il rapper romano, usa per le sue canzoni un linguaggio che piace ai suoi coetanei e non solo, mescolandoli ad un ritmo hip hop. Scrive sorseggiando ‘na bira, studiando la città dai tetti di Roma. Osserva i turisti – quelli che pagano insulti alla Parolaccia e quelli che pagano un’acqua cinque euro, ma li morte’ – ma anche i suoi concittadini o meglio le concittadine alle quali dice: non fa la romanaccia, sei di Roma nord.
Carl Brave gode i tramonti infuocati e spizzica le pischelle alle quali canta romanticamente Se ti do tutta la mia vita. Giura che poi tu te la stringi al petto forte. E poi però, me la riporti indietro con qualcosa in più, qualcosa in più.
Nel corso del concerto, proprio nella sua città, non mancheranno le note amare di Termini, fotografia perfetta di una città che cade a pezzi, e quelle più smart di Mercì fra un Mai ‘na gioia e Na commercialata tipo “Besame”. Spazio anche a Spunte blu, Malibù, Chapeau e Polaroid.