Non si ferma l’onda partita per iniziativa della mamma di Elena Aubry, morta in sella della sua moto mentre percorreva la dissestata via Ostiense.
La signora Graziella Viviano, aveva lanciato qualche giorno fa l’iniziativa di colorare con la vernice spray fosforescente buche, dossi, e disastri vari delle strade di Roma, in modo da renderli visibili, di giorno e di notte, e dunque più facilmente evitabili. In modo, insomma, di salvare vite grazie a un gesto semplice.
Come vi abbiamo raccontato qua, l’appello della mamma di Elena ha ottenuto da subito l’adesione di tanti cittadini e le strade della città, dal centro alla periferia hanno iniziato a colorarsi di giallo, di verde, di arancione.
Ieri la mamma di Elena Aubry, è riuscita a fare qualcosa che, una volta di più, conferma il suo coraggio leonino.
Accompagnata dalla figlia, e dalle ragazze del moto club “Lupe de Roma”, Gabriella è andata a segnare con la bomboletta le buche e i dossi di quel tratto di via Ostiense che le ha portato via Elena.(La vicenda la trovate qui.)
Insieme a lei, il commosso omaggio delle centaure che conoscono bene i pericoli e le difficoltà di chi si sposta sulle due ruote per le strade capitoline.
Ma l’obiettivo della mamma di Elena Aubry è stato, sin dall’inizio, concreto.
In tutti i quartieri di Roma si moltiplicano i segni, ora però, bisogna passare all’azione.
E mentre le istituzioni cercano il modo di metterci una pezza o di più, ancora una volta la risposta più diretta arriva da un’esausta ma ancora viva società civile.
A raccogliere l’idea della signora Viviano, nella sua parte più impegnativa ed operativa è stata, ieri, l’ Associazione Tappami. Un gruppo di volontari che già dal 2015 si occupa di ‘tappare’ le buche del disastrato manto stradale romano, anche stringendo accordi su base territoriale con alcuni municipi.
Ora i volontari battono la città alla ricerca di buche da tappare seguendo la traccia dei percorsi tracciati da altri romani con la bomboletta spray.
Istituzioni ferme, romani stanchi ma ancora intenzionati a combattere, per fortuna.