“La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, il vestito alla romana, viva viva la Befana!”
Già solo l’esistenza di una popolarissima filastrocca dedicata alla sua figura, dovrebbe dirci quanto è radicata la figura della Befana nella tradizione popolare italiana. Quello che, forse, non si immagina, è quanto indietro nel tempo affondino le origini del mito della terribile vecchietta che nella notta dell‘Epifania dispensa doni o carbone ai bambini.
Storia della Befana: le origini del mito
Oggi la Befana arriva, appunto, in occasione della ricorrenza cristiana dell’Epifania. Ma come successo per molti altri riti e feste religiose, a iniziare dal Natale, le ricorrenze cristiane sono in realtà l’ultima, rivisitata, versione di usanze ben più antiche.
Nel caso della Befana, la figura dell’anziana donna che vola nel cielo a cavallo di una scopa, dispensando doni o delusioni, risale a un’antica credenza dei tempi dell’antica Roma. Allora si pensava che, nella dodicesima notte dal solstizio d’inverno, una figura femminile, identificata poi nella dea Diana, volasse sui campi. E così si adoperasse in un’azione propiziatoria sul futuro raccolto, proprio mentre la natura combatteva contro l’inverno che si inaspriva. I riti collegati alla dodicesima notte, prevedevano anche che si accendessero dei fuochi come atto di buon auspicio.
Ci sono in realtà testimonianze sul fatto che queste figure non fossero un’esclusiva del mondo pagano mediterraneo. Anche nel mondo celtico e germanico erano presenti semidivinità che hanno molti punti in comune alla tradizionale figura della Befana. Figure che comparivano, nello stesso periodo dell’anno, quello dell‘inizio della stagione invernale con tutti i suoi mutamenti.
L’intervallo simbolico della dodicesima notte, così come più tardi, la figura femminile dispensatrice di doni, venne assorbito dalla tradizione cristiana. Nel Medio Evo infatti, si decise di festeggiare l’Epifania, ovvero, la visita dei re Magi (con i loro doni) a Gesù, dodici notti dopo Natale. Anche la tradizione dei roghi, trasformata poi nell’atto di bruciare il fantoccio della Befana, ha viaggiato per i millenni. In moltissime parti d’ Italia, come a Roma, a piazza Navona, la tradizione viene ancora seguita.
Insomma, quella della Befana è una storia che ha affascinato per millenni il popolo. La vecchietta volante carica di doni e di carbone, è una figura a cui i bambini sono tutt’oggi affezionati. Tutti i bambini infatti aspettano con ansia ogni 6 gennaio l’arrivo della vecchietta, per scoprire se si sono meritati dolci e doni.