Da qualche giorno, suggestive opere di arte contemporanea impreziosiscono i già bellissimi ambienti del Sofitel Roma Villa Borghese. Un luxury hotel nel cuore del quartiere Pinciano con una straordinaria terrazza affacciata sui pini di Villa Borgese dove i clienti possono assaporare ogni giorno le delizie proposte da chef Giuseppe D’Alessio alla guida della cucina di Settimo Roman Cusine & Terrace.
Una location con panorama mozzafiatto per opere d’arte tutte da scoprire
Da venerdì 10 marzo ad accendere di colori e forme questo stupendo ristorante panoramico ci sono le opere dell’artista francese Stephane Koerwyn.
Sorprendere chi guarda, suscitare l’emotività del visitatore posizionando le opere in luoghi che riescano a farle vivere, dare ampio spazio alla luce come elemento in grado di dare movimento alle stesse, sono i motivi che hanno portato a scegliere per questa mostra personale il Sofitel Rome Villa Borghese e il suo Settimo – Roman Cuisine & Terrace. Qui si respira l’eleganza e lo charme della vera art de vivre, la storicità della città che lo ospita, la capacità di instaurare un dialogo sempre nuovo e moderno con i commensali, mentre il cielo di Roma muta la sua scenografia con il trascorrere delle ore.
Koerwyn è un artista di fama internazionale con una storia molto particolare alle spalle. Con un passato da supermanager, per anni nel ruolo di direttore marketing della Coca Cola, a un certo punto non ha trovato più stimoli nel suo pur prestigioso e remunerativo impiego e ha deciso di mettere al centro della sua vita, anche professionale, la spinta creativa che lo accompagna, come spesso capita, sin dalla giovinezza. Stephane Koerwyn è un creativo in grado di esprimersi attraverso diverse forme espressive, quali pittura e scultura. La passione profonda per il colore e la moda di cui le sue opere sono espressione rappresentano i tratti distintivi della sua arte.
E infatti, in mostra al Sofitel Villa Borghese potrete ammirare i suoi quadri astratti di innegabile forte impatto emotivo, ma anche le sue sculture in alluminio in cui gioca con luce e colore. Un materiale che l’artista conosce bene proprio dai tempi dell’impegno aziendale in Coca Cola e che ora sembra essere un simbolo del suo salto nel mondo dell’arte contemporanea.
Con il metallo e con il suo gusto per l’accostamento di colori, sempre molto forti, Koerwyn realizza mini modelli di abiti, ma anche incredibili vestiti su misura di grande impatto, che rendono l’opera d’arte una cosa viva.
“Gettare la maschera e rendere visibile l’invisibile”: l’arte di Stephane Koerwyn
In occasione del vernissage l’artista ha raccontato che il suo motto è “Rendere visibile l’invisibile“.
Un motto che, spiega, deriva dalla sua esperienza: “Quando lavoravo in azienda mi rendevo conto che sia io che i miei colleghi, per quasi tutto il tempo, agivamo coperti da una maschera. Fare la scelta di gettare via quella maschera mi ha dato modo di sviluppare le mie aspirazioni, e di buttarmi a capofitto nel mondo dell’arte”.
Ma questo ‘rendere visibile l’invisibile’ lo rende concreto attraverso la tecnica scelta per realizzare i suoi dipinti:”Il togliere la maschera è anche nel lavorare per sottrazione, nelle mie opere c’è un colore di superficie, che viene tolto dove è in più, per far emergere tutto il resto che è sepolto o nascosto sotto. La nostra vera identità deve venir fuori, tutti dovrebbero trovare il coraggio di farlo, io cerco di lanciare questo messaggio attraverso le mie opere”.
Non solo quadri però, l’arte di Koerwin si esprime anche attraverso sculture, alcune delle quali ‘indossabili’. “Questi abiti sono opere d’arte uniche, mai viste prima. Che audacia! Sono raffinati e mozzafiato”. Queste le parole con cui Christine Lagarde, ex capo del FMI e attuale presidente della BCE, ha commentato le opere di Koerwyn in esposizione all’ambasciata francese a Washington DC.
L’idea di utilizzare questa tecnica anche sull’alluminio e addirittura crearci degli abiti è legata anche a un messaggio preciso: “La moda punta a far sentire le donne belle e sicure, ma in questo momento in cui si parla tanto di violenza e aggressività nei confronti delle donne, in questi abiti di alluminio possono sentirsi allo stesso tempo belle e protette”.
Il vernissage è stata anche l’occasione per gustare i piatti di Chef D’Alessio, davanti a uno dei più bei panorami sul centro storico, tra la marea verde dei pini del vicino Pincio, i tetti e le inconfondibili cupole monumentali che rendono unico al mondo la skyline della Città Eterna.Quella di Settimo Roman Cuisine & Terrace è una cucina creata all’insegna della stagionalità, la tradizione e la celebrazione del territorio attraverso materie prime selezionate . Un’offerta gastronomica varia, in grado di soddisfare ogni esigenza e basata sulla rivisitazione della cucina romana e del Lazio.
Le opere di Stephane Koerwyn rimarranno esposte al Sofitel Rome Villa Broghese in via Lombardia, fino ai primi di giugno.
