Alex Schwazer cosa fa oggi

La nuova vita del marciatore travolto da un intricato caso sportivo giudiziario

“Una madre non smette mai di essere una madre, e un atleta non smette mai di essere un atleta”. A giudicare dalle sue parole, Alex Schwazer non si definirà mai un ex atleta. Il marciatore azzurro, oro a Pechino, travolto dallo scandalo doping a pochi giorni dalle Olimpiadi di Londra e poi protagonista di un intricato caso giudiziario che è al centro della docuserie di Netflix, Il Caso Alex Schwazer, non ha dubbi nel sentirsi e nel definirsi ancora, soprattutto e pienamente, un atleta.

“A volte, quando seguo uno dei miei negli allenamenti, la mia testa si prepara, si allena e gareggia”. Dice infatti in un monologo andato in onda in una puntata de Le Iene. “La giustizia sportiva non mi ha permesso di vivere fino in fondo il sogno di tornare alle gare, ma il mio sogno continua ad esserci dentro di me, ed io continuo ad inseguirlo, con o senza gare”. Ma cosa fa oggi Alex Schwazer? Come vive la sua vita lontano dalle competizioni?

Il caso giudiziario e una carriera finita troppo in fretta

L’atleta atesino era l’uomo d’oro dell’atletica italiana a inizio millennio. Capace di conquistare un oro nella marcia a Pechino, subito eroe nazionale, metà di una delle coppie più ammirate del giovane sport azzurro (l’altra metà era la pattinatrice Carolina Kostner), a 23 anni Alex Schwazer era all’apice di una carriera che, in quel momento, sembrava ancora lunghissima e prometteva molte altre soddisfazioni.

E invece no. Arriva la prima squalifica per doping poco prima delle Olimpiadi di Londra. Una truffa ammessa durante una conferenza stampa di disperazione e lacrime. Un errore che gli è costato la squalifica e l’espulsione dal gruppo sportivo dei carabinieri ed un primo processo penale.

Nel bel mezzo della bufera Schwazer decide che è ancora giovane, è ancora appassionato, e ha tempo per prepararsi a un nuova Olimpiade. L’obiettivo è arrivare a Rio, allenato e pulito. Per assicurare tutti sulle buone intenzioni relative al secondo punto, l’atleta atesino decide di farsi allenare da uno strenuo difensore dello sport pulito, conosciuto per le sue battaglie contro il doping, Sandro Donati.

L’atleta si trasferisce a Roma per quasi un anno. Ogni giorno macina chilometri lungo l’Aniene e testa i suoi tempi sulla pista di tartan del Parco delle Valli. I risultati dei test sono più che positivi è pronto a rientrare e, di nuovo, a puntare a una medaglia. Arriva allora il secondo scandalo doping. Ma, a differenza della prima volta, Schwazer nega ogni accusa e si sente una vittima di un oscuro complotto ordito dai vertici dello sport internazionale per vendicarsi di lui e del suo allenatore. Qui abbiamo raccontato nei dettagli la storia di Alex Schwazer.

La nuova vita di Alex Schwazer: che fine ha fatto

La carriera sportiva dell’atleta azzurro è quindi naufragata tra accuse, sospetti e test del dna con il tribunale ordinario che lo ha scagionato dall’accusa, e la giustizia sportiva che si è invece rifiutata di ritornare sui suoi passi. Ma nel frattempo il marciatore ha continuato a vivere di sport.

Oltre ad aver raccontato la sua storia ogni volta che ha potuto, in questi anni la vita di Alex Schwazer ha subito diversi cambiamenti.

Lasciata sin dal primo scandalo doping Carolina Kostner, si è sposato con Katrin Freund dalla quale ha avuto due figli: Ida che ha 6 anni e Noah di 3.

Racconta di aver finalmente scoperto che, oltre agli allenamenti e alle gare, nella vita c’è di più: i viaggi e la buona cucina, per esempio.

Negli anni non ha perso occasione per raccontare di quella che ritiene una grande ingiustizia subita. Si è confessato in un libro “Oltre il traguardo” e ora nel lungo documentario Netflix.

Anche se è ancora sotto squalifica, lo sport fa ancora parte della sua vita e si dedica ad allenare podisti dilettanti “Tutti i giorni, anche la domenica”. Dice.

Lo abbiamo visto l’anno scorso affrontare lo scomodo viaggio di Pechino Express e sul palco del Festival di Sanremo.

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