Abruzzo: lago di Barrea
Abruzzo: lago di Barrea Foto: Vincenzo Sacellini

Continuiamo la nostra Estate Italiana portandovi alla scoperta di un territorio ricchissimo di storia, cultura e di bellezze naturali ancora incontaminate. Se siete alla ricerca di autenticità, venite con TuaCityMag a scoprire l’Abruzzo

L’Abruzzo – lo dicono tutti e lo leggerete ovunque – è il perfetto mix tra mare e monti e mette tutti d’accordo. È una terra antica contemporaneamente piena di sentieri brulli con boschi abitati da orsi e di spiagge di sabbia bianca finissima, che affacciano sulla parte più luminosa dell’Adriatico. È il posto perfetto per le vacanze perché annoiarsi non è un’opzione. Ci sono castelli misteriosi e arroccati sulle cime più alte degli Appennini e delle calette nascoste e azzurrissime che distano, letteralmente, un’ora di macchina l’una dall’altra. È una regione che conserva qualcosa di autentico che il turismo non ha scalfito e che quando si parte si cerca spesso. Il tutto si unisce poi a una popolazione molto accogliente e di buon cuore, sempre disposta ad aiutare. Abruzzese “forte e gentile”, si dice del resto.

Cosa vedere in Abruzzo: la montagna

Siete amanti della vancanza in montagna? Non potete perdervi le meraviglie del Parco Nazionale d’Abruzzo, enorme riserva naturale che batte nel cuore dell’Abruzzo e ospita anche le splendide Grotte di Stiffe. Offre paesaggi naturalistici mozzafiato, conditi con dei piccoli tour nei paesini che lo animano. Il lago di Barrea e il lago di Scanno – il primo nella val di Sangro su cui si affacciano Civitella Alfedena e Villetta Barrea e il secondo tra Villalago e Scanno dalla caratteristica forma di cuore – sono delle oasi nei boschi in cui ritrovare la frescura e godere del buon cibo. La cittadina di Roccascalegna, con lo stupendo castello che Matteo Garrone ha scelto per il suo “Racconto dei racconti”, sembra uscita direttamente da una fiaba ed è ancora in perfetta forma. Il percorso e la vista che si gode da Rocca Calascio, scelta per girare “Lady Hawke”, che mostra valli usate dai pastori a perdita d’occhio e un castello venuto da lontano. Bellissima anche Pretoro, costruita in anelli concentrici e nota per il suo osservatorio astronomico, che ricorda una delle città del “Trono di Spade”.

Parco Nazionale d’Abruzzo
Foto: Vincenzo Sacellini

Alla scoperta del mare d’Abruzzo

Preferite la vacanza al mare? L’acqua in Abruzzo è tutta bella, questo va detto, quindi si abbonda di belle spiagge anche non necessariamente troppo frequentate. Intorno a Vasto, la cui cittadina di per sé vale già una visita, ci sono delle splendide lingue di sabbia e non. Da non perdere la riserva dell’Acquabella, che dal nome svela già i suoi pregi, e quella di Punta Aderci che non hanno nulla da invidiare alle spiagge più belle in Sicilia. Tra le cittadine a strapiombo sul mare, una visita alle acque di Ortona, Fossacesia, Silvi e Tortoreto dà quelle vibrazioni anni 80 che tutti cerchiamo dalla “vacanza italiana”. Un consiglio per chi ama la buona cucina: fermatevi nella piccola San Vito e assaggiate una frittura a portar via, non ve ne pentirete!

Abruzzo, trabocchi
Foto: Vincenzo Sacellini

Abruzzo per golosi

 Ci sono davvero tantissime leccornie in Abruzzo, dai cibi di montagna fino all’ottimo pesce. Non si possono non citare per primi gli arrosticini (“rustell”). Croce e delizia di tutte le occasioni speciali sono degli spiedini di carne di pecora cotti sulla brace. Sono tipici delle montagne, ma anche noi della costa li abbiamo adottati come piatto simbolo. Seguono le importantissime “pallotte cac’ e ov’”, che come si potrà intuire sono delle polpette fatte di uova e formaggio. Hanno una deliziosa consistenza spugnosa e per questo, immerse nel sugo di pomodoro, diventano molto saporite. Immancabili due primi piatti deliziosi: gli spaghetti alla chitarra, ovvero pasta all’uovo che si realizza con un antico attrezzo a corde che separa la pasta immersa in delizioso sugo con polpettine; e la storica “sagn e fasciul”, pasta di forma larga unita ai fagioli e un sughetto. Da provare anche il brodetto di pesce, specie quello vastese e la pasta con gli scampi delle nostre acque. Chi ama i dolci scoprirà che l’abruzzese preferisce la pasticceria secca. Da provare le pizzelle, le nevole ortonesi fatte con il mosto cotto e immerse nella Ratafia, i bocconotti di Lanciano con ripieno di cioccolato e lo storico parrozzo. Un dolce a forma di cupola con dentro liquore e amaretti, ricoperto da una colata di cioccolato fondente: era amatissimo da Gabriele D’Annunzio.

Pasta con gli scampi del mare d’Abruzzo.
Foto: Vincenzo Sacellini


Vacanza in Abruzzo: le esperienze da non perdere

Arrivati qui in Abruzzo non si può prescindere dal prenotare un delizioso aperitivo (o una cena) in uno dei tanti trabocchi che popolano la costa da Ortona giù fino alla Puglia. Si tratta di costruzioni simili a palafitte ideate dai pescatori, da cui si gode di un panorama mozzafiato sul mare sia di giorno che di notte.

Per chi ama la montagna, una visita ai daini del Parco Nazionale è imperdibile. Si possono seguire dei percorsi di trekking più o meno semplici e poi dare un’occhiata a questi fantastici animali che abitano la riserva e amano farsi accarezzare.

I più appassionati di cultura dovranno visitare la vecchia città di Chieti, una delle rocche più antiche, e seguire l’itinerario Dannunziano attraverso i molti luoghi che furono la culla del poeta vate. A Pescara si può trovare la casa d’infanzia dove scrisse il “Notturno” durante la temporanea cecità, nel caratteristico Corso Manthoné, mentre tra Ortona e San Vito c’è l’Eremo Dannunziano in cui si rifugiò per ritrovare l’ispirazione, insieme a tanti altri segni del suo passaggio. Gli sportivi non dimentichino di percorrere la Ciclovia Adriatica o via Verde che si snoda sulla costa abruzzese e concede ai super attivi (e non) una vista unica.

Abruzzo, faro di Ortona
Foto: Vincenzo Sacellini

Abruzzo segreto: tesori nascosti tutti da scoprire

 Il mio luogo del cuore, tra tutti, è una piccola caletta che si trova nel territorio di Ortona, di nome Ripari di Giobbe. Incastrata tra due lingue di spiagge bianche, è l’unico spazio in cui ci sono sassi e rocce (perciò meglio indossare scarpe adatta per fare il bagno). L’acqua è splendidamente blu e l’accesso è libero. Si accede tramite una scaletta di legno che scende al mare da un canneto, il percorso è avventuroso ma non pericoloso. Appena arrivati la forza del mare è abbagliante e c’è sempre molta ombra naturale per riposare. È una lingua di terra molto piccola, quindi sempre tranquilla. L’ideale per chi volesse fare un’esperienza diversa a poca distanza dai più classici stabilimenti. Questo luogo mi è rimasto dentro perché rappresenta una parte della mia infanzia e adolescenza, era quel momento di evasione e paradiso quando la scuola era in procinto di finire. Inoltre, pur conoscendola a menadito, suonava sempre come un’avventura.

Non molti poi, conoscono le bellezze del lago di Sinizzo, nel comune di San Demetrio (AQ). Si trova poco fuori il paese e fa parte di una serie di specchi d’acqua che formano la Valle dell’Aterno. È un piccolo locus amoenus, immerso tra boschi e salici. Perfetto per la pesca e per qualche serata spensierata con gli amici. Ha la caratteristica forma circolare dei laghi carsici, il che contribuisce a farlo sembrare uscito direttamente da una cartolina. Dopo il terremoto del 2009 è risorto a vita nuova grazie anche alla cittadinanza, ed è sempre bello vedere qualcosa che risorge.

Abruzzo, lago di Snizzo
Foto: Vincenzo Sacellini

Le bellissime foto sono di Vincenzo Sacellini, lo trovate qui su Instagram

Rispondi