Quali libri leggere a Natale per immergersi in modo diverso nell’atmosfera delle feste o approfittare delle vacanze per immergersi in nuove storie? Ecco i consigli di TuaCityMag
Un camino, una sedia confortevole, una bibita calda e un libro tra le mani. Non c’è immagine che suggerisca meglio la gioia dell’atmosfera natalizia. Immergersi a capofitto in una storia nuova e appassionante o tornare tra le braccia di personaggi a cui ci siamo affezionati è ancora uno dei regali migliori che ci si possa fare per le festività. Lo hanno capito bene gli islandesi, che da anni seguono la Jólabókaflód, letteralmente la “marea dei libri di natale”. Durante la Vigilia di Natale c’è infatti l’usanza di scambiarsi dei libri in regalo e di cominciare subito a leggerli tutti insieme sorseggiando cioccolata calda o birra natalizia. La tradizione prende le mosse da una necessità presentatasi nel 1944, quando l’Islanda ottenne la liberazione della Danimarca. La carta era rimasta una delle poche merci non razionate e, per Natale, i libri divennero i regali più apprezzati. Anche le case editrici si sono organizzate e ogni anno inviano un catalogo con le nuove uscite, tutte previste per ottobre e novembre, così che gli islandesi possano ordinare i nuovi titoli per i loro cari. Subito dopo la cena, quindi, grandi e piccini si accomodano con i loro regali appena scartati e cominciano una lettura che dura tutta la notte.
Che vogliate o meno seguire alla lettera il consiglio dei cugini del Nord, ecco 10 letture per tutti i gusti, che proprio non possono mancare a Natale.
1) CANTO DI NATALE di Charles Dickens. Scontato? Forse. Ma la storia di Ebenezer Scrooge, scritta nel 1843, non è invecchiata di un giorno. Dentro questo racconto c’è tutto quello che si può desiderare a Natale: una solida morale, un protagonista interessante, il tocco giusto di inquietudine portato dai fantasmi in visita e infine un assaggio di quella Londra fredda e innevata che ci fa sentire ancora più soddisfatti delle nostre moderne abitazioni. Potrebbe essere anche un modo per riflettere su quanto gli “Scrooge” siano decisamente aumentati negli ultimi anni e aiutarli a trovare la strada verso il ravvedimento.

2) FALSO NATALE di Errico Buonanno. Anche se il titolo insieme al nome dell’autore può sembrare una presa in giro, questo libro è la lettura giusta per stupire tutti alle riunioni di famiglia. Con un lavoro minuzioso e scientifico, Buonanno ha raccolto tutte le leggende e le tradizioni natalizie a cui siamo più legati per poi procedere a smontarle pezzo per pezzo. La data del 25 dicembre? Un calcolo sbagliato. I tre re magi? Un errore di battitura. Il vestito di Babbo Natale? Idea della Coca Cola. In tempi di fake news, il Natale era in effetti l’unico tema non ancora passato al vaglio dei “bufalari” e il risultato è esilarante. Tutto quello che qualsiasi nonna rabbrividirebbe nel sapere è scritto qui dentro.

3) SETTE MAGHI di Halldòr Laxness. Per sentire quel profumo di Islanda di cui sopra, chi meglio del premio Nobel per la Letteratura di Reykjavik? Laxness, nato nel 1902 e morto nel ’98, è stato uno scrittore straordinariamente prolifico. Tra altri suoi capolavori ben più noti – “Gente indipendente” o “La campana di Islanda” – spicca questo piccolo libro di racconti edito in Italia da Iperborea. Racconta sette storie di uomini prodigiosi che hanno compiuto la loro rivoluzione personale con mezzi decisamente anticonvenzionali. C’è un contadino che si chiude in un ovile e diventa Napoleone, un profeta che procura Nobel su commissione e un garzone d’albergo che sconfigge i fascisti arrivati in Islanda. Un’ode al meraviglioso che c’è in ognuno di noi.

4) L’AMICA GENIALE di Elena Ferrante. Perché tra tutte le festività Natale è quella ideale per cominciare una saga letteraria. Quella della misteriosa (ora non più tanto) Ferrante poi, è una storia che scava tra le radici di una sorellanza indissolubile legata a filo doppio con la magia di Napoli, regina delle feste in famiglia per eccellenza. Lila e Lenù, con le loro vite sempre più distanti ma mai separate, sono un insieme folgorante di entusiasmo, lacrime, nostalgia e calore. Tra le strade di una città a volte imperdonabile ci sono alcuni destini che lottano e, pagina dopo pagina, trascorrono con il lettore una vita intera.

5) I’M EVERY WOMAN di Liv Strömquist. Dato che una lettura femminista non può mai mancare sotto l’albero, non ci si può perdere l’ultima fatica della fumettista svedese autrice di “Il frutto della conoscenza”. Rilavorazione di una riflessione giovanile, questo è un libro di accuse più che di pensieri, da regalare alle giovani generazioni. Partendo dall’assunto “dietro ogni grande uomo c’è una grande donna che alza gli occhi al cielo”, Strömquist procede a una critica molto ben argomentata del comportamento di alcuni di questi grandi nei confronti delle donne. Da Edvard Munch a Elvis Presley, da Jackson Pollock a Barbapapà: tutto quello che c’è bisogno di combattere. Perché la lotta non si ferma mai, specie a Natale.

6) CIME TEMPESTOSE di Emily Brontë. “Rileggo Cime tempestose ogni Natale, è il mio libro preferito”, lo diceva Sandra Bullock a Ryan Reynolds in una delle più dolci commedie romantiche di Hollywood, “Ricatto d’amore”. Prendiamo ispirazione da lei per parlare di una lettura che stringe insieme passione, gelosia e vendetta realizzando la turbolenta storia d’amore di Heatcliff e Catherine. Un amore che nasce nell’infanzia e cresce più solido e terribile in età adulta, fino a portare i due protagonisti alla pazzia. Intorno ai loro cuori in tumulto il freddo della brughiera inglese dello Yorkshire e il languido paesaggio della dimora di famiglia. Necessario ai sognatori inguaribili, ma sopratutto a chi non lo è più.

7) NOTTI BIANCHE di Fedör Dostoevskij. Un racconto giovanile del più grande scrittore russo di tutti i tempi che si classifica anche come un classico irrinunciabile. Del resto, chi l’ha detto che a Natale tutti dobbiamo essere felici? Chi proprio non ha intenzione di essere disturbato dalle carole della festa ha trovato pane per i suoi denti. La storia del Sognatore e della bella Nasten’ka dura solo quattro notti, ma fa male per sempre. Un amore non corrisposto è il contesto per spiegare il dolore della perdita delle illusioni giovanili. Dostoevskij sa rievocare sere innevate, voglia di solitudine e rifiuto dell’umanità, con il giusto tocco di malinconia. Perché anche il Grinch ha bisogno di ispirazione.

8) LA PROFEZIA DELL’ARMADILLO di Zerocalcare. Non può mancare una storia a fumetti degna di questo nome e tra gli ambassador scegliamo Zerocalcare proprio perché lui a sapere di essere entrato in questa lista se la prenderebbe sul personale. Il primo libro di Michele Rech, fumettista romano che ha saputo raccontare i giovani agli adulti e viceversa, racconta una questione intima. È il più grande segreto di Zero, una storia piena di pessime coincidenze e di battute esilaranti, ma decisamente una storia d’amore. Toccando temi fortemente legati al mondo adolescenziale, come depressione e anoressia, spiega l’eterno dilemma tra l’agire e l’aspettare il momento perfetto, prima di capire che non ne esiste uno.

9) POSSIAMO SALVARE IL MONDO PRIMA DI CENA di Jonathan Safran Foer. Perché, come si legge nell’intestazione, “il clima siamo noi”. Tra gli obblighi di queste festività c’è quello di non dimenticare le nostre priorità come cittadini e come esseri umani. I giovani lo gridano dalle piazze con i Fridays for Future, Greta Thunberg viaggia senza sosta per portare il messaggio e lo scrittore si fa una domanda: perché sembra non interessare a nessuno? Così mette in moto le sue doti di comunicatore per provare a convincere chi è ancora titubante a fare la propria parte. Un racconto avvincente e sofferto di come abbiamo rovinato la nostra casa e di quel che dobbiamo – non più solo possiamo – fare ora per salvarla.

10) IL CASTELLO DEI DESTINI INCROCIATI di Italo Calvino. Per concludere con un classico che introduce un tocco di mistero e lo associa alle carte da gioco, compagne inseparabili delle sere invernali. In questa raccolta di racconti un gruppo di commensali, ospiti di un castello stregato, perde l’uso della parola e prova a svelarsi agli altri usando i tarocchi. Dalle più varie interpretazioni vengono fuori storie completamente diverse che ancora una volta sottolineano il potere dell’arte di raccontare. Calvino prova un punto sulla forza letteraria e ci aiuta a riflettere sull’inebriante moltitudine che è l’umanità.
